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Il Diniego Di Hitler, riflessioni sul fumetto di Stuart McMillen

Stuart McMillen e’ conscio dei limiti dell’analogia che ha usato nel Il Diniego di Hitler.

Visto che questo e’ in l’internet (rete globale) e i trolls amano accusare gli scrittori di ignoranza, Stuart ha deciso di elencare preventivamente i limiti e i meriti dell’analogia della Seconda Guerra Mondiale e dei cambiamenti climatici usati nel Il Diniego Di Hitler.

Limite dell’analogia 1) Stuart non vuole glorificare la guerra, banalizzare le vittime della Seconda Guerra o suggerire che dovremmo iniziare una guerra per combattere i cambiamenti climatici.

Probabilmente questo e’ chiaro nel fumetto. Ma in internet e’ normale che le intenzioni degli scrittori vengano male interpretate.

Stuart McMillen ha scelto di sottolineare i fattori sociali che giravano attorno alla Seconda Guerra piuttosto che la stessa guerra. L’improvvisa decisione della Gran Bretagna di agire contro Hitler, e gli sforzi sociali che hanno aiutato la Gran Bretagna a vincere.

Stuart disapprova la violenza. Per fortuna non abbiamo bisogno di usare bombe e violenza per vincere la “guerra” sui cambiamenti climatici. Questo e’ un risultato che possiamo fare con l’economia, la tecnologia, l’ecologia e altri modi non violenti. Tutto il mondo può “lottare” dalla stessa parte nella missione di tagliare le emissioni di CO2.

Di sicuro ti interessa sapere che Il Diniego Di Hitler e’ tradotto anche in tedesco. Questa traduzione e’ stata fatta da un volontario che vive in Germania.

I tedeschi odierni sono imbarazzati dalle azioni del Partito Nazista di Adolf Hitler, e di come la loro nazione impazzi’ durante il periodo che va dal 1930 al 1940.

Infatti i tedeschi odierni vedono la Germania Nazista come una nazione separata dalla loro Repubblica Federale della Germania, che fu’ fondata nel 1949 e riunificata nel 1990. Se guardano un film che e’ ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, sono psicologicamente dalla parte degli Alleati, sperando che l’Olocausto di Hitler possa essere fermato.

Stuart chiede scusa ai tedeschi odierni sul fatto inevitabile che la loro nazione sia raffigurata come un nemico da sconfiggere nel Il Diniego Di Hitler. Comunque Stuart McMillen si e’ preoccupato di specificare continuamente che il nemico era la Germania Nazista di Hitler piuttosto che la Germania odierna.

Limite dell’analogia 2) Hitler era una minaccia chiara e impersonificata.

Una persona reale, con i suoi baffetti e un esercito che stava movimentando per guerra e conquista.

In contrapposizione, il cambiamento climatico e’ una minaccia senza volto. Colpisce le nostre vite con un lento e costante aumento della temperatura media globale e influenzando i modelli climatici.

Per questi motivi, potrebbe essere più difficile per noi “vederlo” come una minaccia da affrontare, in contrapposizione alla facilita’ di individuare il malvagio Hitler. Il punto critico del cambiamento climatico e’ meno impersonificato delle truppe di Hitler che marciarono attraverso le strade della Polonia nel settembre del 1939.

Abbiamo bisogno della nostra vista a Raggi-X per correlare le siccità, le alluvioni e i cicloni con le emissioni di CO2 dell’uomo.

Limite dell’analogia 3) Coi i cambiamenti climatici siamo tutti parte del problema, specialmente i ricchi occidentali.

Fu facile per i membri delle nazioni Alleate dare la colpa ad Hitler per l’invasione di nazioni sovrane o per i suoi campi di concentramento. Esisteva chiaramente una suddivisione da incolpare fra i “noi” e i “loro”. Con il cambiamento climatico, tuttavia, abbiamo tutti parzialmente delle colpe.

Anche se adesso stiamo parlando dei problemi causati da nuovi stati emergenti come la Cina e l’India, dobbiamo riconoscere che le nazioni occidentali hanno iniziato molto prima ad utilizzare combustibili fossili.

Al momento abbiamo già superato i ¾ della strada verso i 2ºC di riscaldamento globale. La maggior parte degli atomi di carbonio nell’atmosfera che hanno origine dai combustibili fossili sono stati bruciati dalle nazioni occidentali. Noi e i nostri antenati siamo una grande parte del problema.

I ricchi occidentali, come Stuart, devono guardarsi allo specchio. Dobbiamo capire che i nostri stili di vita alti sono dovuti a tutti i combustibili fossili che sono stati bruciati a nome nostro durante le decadi e i secoli che ci hanno portato fino a questo punto. Il nostro benessere e’ storicamente legato al carbonio.

Il problema e’ impersonificato in noi, e le soluzioni devono essere realizzate da noi.

Limite dell’analogia 4) Anche se alla fine la Gran Bretagna ha “vinto” la Seconda Guerra Mondiale, le casualità sono state enormi.

L’Olocausto di Hitler ha ucciso 11 milioni di persone innocenti. Le casualità totali della Seconda Guerra Mondiale comprese di civili e personale militare furono di circa 60 milioni.

In questa logica, la Gran Bretagna era davvero in ritardo per “fermare” veramente Hitler.

Stuart McMillen ha sorvolato su questo fatto nel suo fumetto. Si e’ focalizzato sulla nazione che fu dichiarata “vincitrice” alla fine della guerra, la Gran Bretagna. Comunque Hitler riusci’ a completare molti dei sui brutali piani durante i suoi 12 anni di potere.

Da un certo punto di vista siamo confrontati con un destino simile riguardo al cambiamento climatico. La temperatura della Terra si e’ già riscaldata di 0.9ºC dall’inizio della Rivoluzione Industriale alla fine del 1700. I modelli climatici suggeriscono che un altro innalzamento di 0.5ºC sia inevitabile a causa delle nostre emissioni storiche.

Anche se smettessimo di emettere CO2 oggi, possiamo aspettarci un aumento delle temperature medie di almeno 1.4ºC rispetto a prima della Rivoluzione Industriale.

Come Churchill durante la Seconda Guerra Mondiale, potremmo alla fine “vincere” la nostra battaglia per fermare le emissioni industriali di CO2. Ma non sarebbe una vittoria senza sangue.

Soffriremmo di casualità durante la strada a causa del clima più caldo e imprevedibile. Come Churchill il nostro obbiettivo sarà quello di fermare le emissioni il prima possibile, sapendo che, dovremmo affrontare aumenti di temperatura inevitabili.

I meriti dell’analogia con la Seconda Guerra Mondiale

Anche con i difetti sopraelencati, Stuart McMillen pensa che l’analogia sia adatta per varie ragioni:

Merito dell’analogia 1) La popolazione Britannica entro’ nella Seconda Guerra Mondiale con riluttanza. Oggi siamo riluttanti sul tagliare le emissioni di CO2.

La guerra era un idea sia impopolare sia insondabile per la maggior parte dei britannici prima del 1939. L’Europa era recentemente passata per l’esperienza della Prima Guerra Mondiale (1914-18), e non cercava di rientrare in un altra guerra. La maggior parte delle persone voleva semplicemente continuare con le loro vite.

Questa sembra il comportamento di molte persone oggigiorno quando si parla del riscaldamento climatico. Molte persone trovano ragioni per scostarsi dalla necessita di agire per tagliare le emissioni di CO2. Queste persone preferirebbero vivere le loro vite senza ‘profeti di sventura’ che appaiono sulle loro televisioni affermando che dovremmo trasformare la nostra economia aziendale. Lo status quo e’ confortevole.

Merito dell’analogia 2) La strategia dominante degli anni 30 era quella di sottostimare Hitler. La strategia dominante del nostro tempo e quello di ‘sottostimare’ i cambiamenti climatici. Le persone che suggerivano altrimenti erano impossibilitati dal avere posizioni di influenza e potere.

Persone che segnalavano della minaccia crescente di Hitler, come era Winston Churchill erano una voce di minoranza. Infatti lo stesso Churchill era escluso dal gruppo centrale che prendeva decisioni del Primo Ministro Neville Chamberlain, fino a che Chamberlain dichiaro’ guerra nel settembre 1939.

Come cittadino australiano Stuart McMillen ha osservato lo stesso comportamento nella vita pubblica dell’Australia nella loro storia recente. Soprattutto negli anni dopo l’elezione di Tony Abbott come guida del partito conservativo australiano nel 2009. Abbott supporto’ la sua carriera politica minando gli sforzi per agire contro i cambiamenti climatici e fu eletto Primo Ministro nel 2013. Dopo la sua elezione i consiglieri ben informati sulla scienza furono licenziati o messi a tacere, e la politica del loro governo si mosse esplicitamente verso l’industria mineraria.

In altre parole Stuart McMillen vede dei paralleli evidenti tra la posizione del governo Australiano nei riguardi dei cambiamenti climatici e gli avvisi di Churchill su Hitler. Scienziati ben informati sono deliberatamente esclusi dai processi decisionali.

Stuart McMillen spera che la diga del diniego esploda e che questi scienziati informati ed esperti vengano riportati dentro all’apparato decisionale come accadde con Churchill nel 1939.

Merito dell’analogia 3) Sia la Germania Nazista che il cambiamento climatico erano chiari e crescenti pericoli per anni prima che fosse stato fatto qualcosa. In entrambi i casi abbiamo deciso di non agire sulle basi delle nostre informazioni fino a molto dopo.

C’erano ampie prove del pericolo posto da Adolf Hitler e dalla Germania Nazista molto, ma molto prima che Francia e Gran Bretagna dichiarassero guerra nel settembre 1939. Tuttavia a dispetto delle prove dell’imprigionamento e dell’uccisione dei nemici di Hitler, della re-militarizzazione delle sue forze armate e dell’annessione dell’Austria e Cecoslovacchia, il mondo decise di ignorarlo.

Questa e’ la nostra situazione al riguardo del riscaldamento globale. Il peso delle prove scientifiche che supportano l’ipotesi che ‘il CO2 causa il riscaldamento globale’ si e’ accumulato per anni. Tuttavia abbiamo fatto poco per contenere e ridurre le emissioni su ampia scala.

Merito dell’analogia 4) Entrambi i problemi richiedono di reindirizzare lo scopo e la direzione dello sforzo industriale. Questo richiede una trasformazione sociale estensiva.

La guerra richiedeva che la tecnologicamente avanzata Gran Bretagna cambiasse radicalmente il suo punto centrale industriale. Le fabbriche di macchine improvvisamente iniziarono a costruire aerei. Fabbriche di vestiti di punto in bianco iniziarono a cucire uniformi. Furono messe nuove priorità nazionali e la popolazione andò al lavoro facendo i nuovi lavori che dovevano essere fatti.

Al momento la nostra economia industriale non ha restrizioni che limitino il CO2 che l’umanità può rilasciare nell’atmosfera. Il fine ultimo e’ far crescere senza fine l’economia.

Stuart McMilllen propone che la nostra economia si reinventi in modo che il fine ultimo cambi. Limitando la nostra economia con prove scientifiche, per esempio ponendo limiti sull’emissione di CO2, possiamo usare l’economia come uno strumento per un cambio in positivo.

Pensala come se premi il tuo pollice sulla fine di una pompa da giardino. Lo stesso volume d’acqua passa per l’uscita ristretta, ma e’ indirizzata in modo migliore. La forza direzionata può essere usata per compiti utili come togliere detriti da un selciato, più di quelli che lo stesso volume d’acqua che esce pigramente dalla pompa può fare.

Questo e’ quello che la Gran Bretagna fece durante la Seconda Guerra Mondiale. Reindirizzo’ i suoi sforzi economici verso un fine specifico: sconfiggere la Germania Nazista di Hitler.

Per fortuna in questo caso non dobbiamo fare sforzi per costruire bombe o sparare ad esseri umani. Possiamo lavorare insieme in un modo collaborativo internazionale focalizzato a ridurre le emissioni umane di CO2 e per riabilitare l’ecosistema della Terra.

Merito dell’analogia 5) Stuart discute della ‘diga delle non azioni’ che previene azioni che modifichino lo status quo. Ci possono essere molte dighe, che esplodono in tempi differenti in diverse nazioni e regioni.

Diverse nazioni hanno dichiarato guerra alla Germania Nazista in tempi diversi. La Gran Bretagna lo fece nel settembre 1939, ma gli Stati Uniti aspettarono fino al dicembre 1941 prima di dichiarare guerra ad Hitler: 27 mesi dopo.

Ci potrebbe essere uno scenario simile dove alcune nazioni decidono di tagliare radicalmente le emissioni di CO2, mentre altre nazioni aspettano per far lo stesso.

Merito dell’analogia 6) La popolazione Britannica supportava lo sforzo per la guerra dopo che la Gran Bretagna entro’ in guerra. Stuart McMillen predice che la maggior parte delle persone supporterebbe un piano di riduzione del CO2 una volta che iniziasse un equo piano globale.

Sebbene entrare in guerra contro la Germania Nazista era un idea impopolare, lo sforzo di guerra fu supportato dalla pubblica opinione durante il 1939 e il 1945.

I sacrifici per la guerra erano visti come necessari fra la popolazione della Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale. Sconfiggere Adolf Hitler e fermare l’espansione della Germania Nazista era vista come una giusta causa.

Una volta che iniziamo i nostri sforzi per tagliare le emissioni di CO2, Stuart McMillen si aspetta e spera che l’opinione pubblica supporterà le nostre azioni.

Merito dell’analogia 7) Il governo Inglese incoraggio’ la solidarietà nazionale diminuendo la distanza fra i ricchi e i poveri. Questo approccio sarà una caratteristica necessaria per combattere i cambiamenti climatici.

Durante la Seconda Guerra Mondiale c’è stato un periodo di 12 mesi fra il 1940-1 che Winston Churchill ha descritto come “Le Ore Più Buie”.

Durante questo periodo la Gran Bretagna era l’unica nazione Europea che lottava contro il Nazismo. Russia e gli Stati Uniti non erano ancora entrati in guerra. Tutte le altre nazioni Europee erano o politicamente neutrali o erano già state conquistate dalla Germania Nazista di Hitler. La Gran Bretagna era isolata nella sua lotta contro Hitler.

Come scritto sopra, la IPCC stima che un aumento della temperatura globale di circa 1.4ºC sia inevitabile a causa del CO2 che abbiamo già emesso. Come la Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale queste sono le difficoltà che dobbiamo affrontare nel nostro viaggio verso una civilizzazione senza carbonio.

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